Mentre si discute sulla possibile origine della malattia - c'è chi nella comunità scientifica ha ipotizzato una possibile natura infettiva alla base della formazione delle placche di proteina amiloide nel cervello - quando si parla di Alzheimer a chi come caregiver si trova ad affrontare la dura realtà del quadro clinico rimane la realtà di una patologia che davvero trasforma le persone. In Italia, la metà delle circa 1 milione e 300.000 persone che soffrono di demenza deve fare i conti con la malattia di Alzheimer. E l'assistenza, purtroppo, non è ancora ottimale. Se sulla carta esiste un Piano Nazionale Demenze, in pratica non ci sono particolari novità per chi deve portare aiuto ai malati e alle famiglie. A ricordarlo è Gabriella Salvini Porro, presidente della Federazione Alzheimer Italia che ricorda come la carenza dei finanziamenti non colpisca solamente la ricerca e l'assistenza, ma anche i possibili supporti da offrire a pazienti e familiari. Sia chiaro: la situazione non è la stessa in tutta la penisola. "Mentre alcune regioni italiane offrono supporto in molte altre non se ne parla neppure - commenta la Salvini Porro". Insomma, la morale è semplice. E' giusto continuare a ricercare ad alto livello, portando ipotesi eziologiche per spiegare l'origine della malattia, ma non bisogna dimenticare la realtà che vivono centinaia di migliaia di persone ogni giorno.
Fonte: edott.it